Formazione: l’albo illustrato nei primi mille giorni

L’esperienza della nuova genitorialità si snoda su un tempo lungo e molto intenso: c’è chi dice che la parte più impegnativa dura per almeno mille giorni, c’è chi suggerisce per almeno duemila, chiedendo ai genitori grandi attenzioni per offrire ai bambini e alle bambine tutti gli strumenti per promuovere la loro massima salute.

Nel tempo della nuova genitorialità le insidie sono molte e le incertezze sono all’ordine del giorno. Sostenere i genitori e i loro bambini e bambine con riflessioni che possano accompagnarli a raggiungere il miglior livello di salute possibile per loro è l’obiettivo descritto da tutti i progetti globali di nurturing care: ne ho parlato a lungo nel libro Il viaggio eroico dell’essere genitori, pubblicato da Uppa nel 2024.

Nei primi mille giorni (e nei secondi mille) ci sono almeno quattro motivi per usare l’albo illustrato con continuità:

il miglioramento del neurosviluppo: sappiamo che la lettura ad alta voce nei primi mille giorni è uno strumento per promuovere il neurosviluppo dei bambini e delle bambine;

la promozione delle cure responsive: sappiamo che la condivisione della lettura fin dalla pancia favorisce la promozione di una relazione adeguatamente responsiva, tra mamma, papà e bambino o bambina.

la promozione della psicoeducazione e del sostegno: l’albo è uno strumento di psicoeducazione, di sostegno e di promozione della salute e del benessere di tutta la triade e della famiglia allargata.

la co-costruzione dell’empatia e la mentalizzazione dell’altro: le storie ci permettono di fare un prezioso allenamento: ci inducono ad osservare e interpretare i possibili sensi di una storia, di una frase o di una serie di immagini, ci spingono a soffermarsi sul suono della nostra voce, sulle parole usate dall’autore, sulle immagini per come sono fatte e per ciò che vogliono comunicare. Il rapporto che nel testo di un buon albo illustrato si crea tra parole e figure è un modo molto efficace per affinare i nostri sensi e migliorare la nostra empatia, fin dai primi mille giorni: osservando, si impara!

 

L’importanza della lettura ad alta voce

I primi mille giorni sono l’occasione d’oro per scoprire (o riscoprire) il potere della lettura e della voce:la lettura ad alta voce permette ai nascituri e ai neonati di imparare a riconoscere la voce dei genitori, i toni, i timbri, le pause, e per imparare il suono delle parole e delle prime melodie (prima di imparare a leggere, si imparano i suoni che fanno le lettere quando sono in gruppo, e poi si attribuisce a quello stesso gruppo di lettere prima un significato simbolico. Pensate a quanto lavoro si nasconde dietro alla lettura di una filastrocca di tre righe o alla narrazione di una storia breve.

Le storie “sufficientemente buone”: come scegliere?

Le storie non sono mai “neutre”: possono piacere di più o di meno, essere più o meno comprensibili, più o meno avvincenti, ma mai, mai, sono prive di un effetto su chi legge e su chi ascolta, soprattutto quando chi legge e chi ascolta condividono una relazione significativa.  Vale per gli adulti che leggono, o che ascoltano una lettura, vale per i bambini, anche molto piccoli, che “percepiscono” gli effetti della storia sui volti dei loro genitori o di chi legge per loro.

Quando l’albo viene utilizzato come strumento in una relazione, che sia genitore – bambino, che sia d’aiuto tra pari, o per un sostegno psicologico e persino nel caso di un intervento di prevenzione, scegliere con cura le storie da condividere e averne chiara la qualità è di primaria importanza: esistono tanti #albimedicina nel mondo, ma esistono molte più storie brutte. Le più pericolose sono quelle travestite da storie belle, le storie acchiappacitrulli, che sono così dolci da essere stucchevoli e lasciare poi…l’amaro in bocca.

Al mondo esistono centinaia di migliaia di libri per bambini e migliaia di albi illustrati vengono prodotti ogni anno, anche nel nostro paese: molti di questi albi, pur avendo un formato che mima a prima vista quello dell’albo illustrato, (copertina rigida, illustrazioni in ogni pagina) non sono affatto “albi”, e non possono essere impiegati nel sostegno, perchè … non sostengono affatto!

 

Come e quando usare l’albo nel sostegno ai primi mille giorni?

L’albo può essere impiegato in modo trasversale, sia nei progetti di prevenzione che di psicoeducazione, sia nei corsi di accompagnamento alla genitorialità, nei reparti ospedalieri, negli ambulatori, con gli utenti di un servizio territoriale e nel sostegno individuale,  di coppia e di gruppo.

Nel corso sull’albo nei primi mille giorni parleremo di:

  • L’albo illustrato come strumento di sostegno alla genitorialità nei primi due anni di vita del bambino/a
  • L’albo illustrato come strumento per favorire le cure responsive ed il neurosviluppo nei primi mille giorni: i 24 immancabili nella cassetta degli attrezzi
  • Siamo fatti di storie: l’importanza della voce e delle letture di qualità nei primi mille giorni
  • Approfondimento: leggere ai genitori che leggono ai bambini: un progetto di lettura in fasce

Il corso è disponibile on demand sulla piattaforma della scuola.

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