Filastrocca per buone forchettine

Gino Gino Stomachino

Quando ero piccolino

e di latte mi nutrivo

Gino Gino era con me,

stomachino di bebè!

Pieno e vuoto, vuoto e pieno

per il Gino c’era il seno

sempre pronto a dare latte,

con i mille suoi sapori:

abbracciati fino a notte,

da mattina fino a sera

arrivavano i colori della frutta e delle spezie,

arrivavano i tesori di verdure e cereali,

arrivava soprattutto, per la gioia del mio Gino,

quel bel dolce saporino di calore e sazietà.

 

Gino-Gino lavorava, senza sosta ed a richiesta,

prima un seno, poi quell’altro, poi un pezzetto di banana,

e poi questo che sarà? La focaccia di papà!

E’ passato un po’ di tempo da quand’ero piccolino

ora mangio con le mani, dritto sul mio seggiolino.

Gino assaggia, assai felice, ed io cresco insieme a lui,

ed imparo con pazienza che mangiare è un’esperienza,

di colori, di sapori, di bellezza e di attenzione:

scelgo sempre insieme a Gino, cosa metto nel pancino!

Se vuoi essere furbetto, anche tu, fai come me!,

coccola il tuo stomachino quando arriva il languorino,

senti bene quanta fame e quanto appetito c’è,

mangia piano, assaggia tutto, senza fretta, che emozione!

Ecco il cibo, adesso mangio, mamma che soddisfazione!

 

Poesia che ho scritto  per il concorso:  Per mangiarti meglio – Expo 2015, Milano

 

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